I "Tingipupi" fanno tappa in Aspromonte
Gli effetti "positivi" del Covid Lo storico gruppo dei "Tingipupi" di Lecce, composta da 6 ex-maratoneti ora cicloviaggiatori, hanno fatto tappa in Aspromonte. Dopo aver girato in bici per il mondo intero, dalla Mongolia all' Islanda, dalle Ande Argentine al Kenya, dalla Transilvania al Malawi, lo storico gruppo dei "Tingipupi" anche per via del Covid ha deciso di puntare la Calabria e di toccare l'Aspromonte facendo base a Pizzo.
Una scelta che risulterà impegnativa ma con molte gratificazioni, in particolare, per l'ospitalità trovata e i magnifici luoghi che si attraversano per poter raggiungere le due coste e poi l'Aspromonte.
Ecco le 5 tappe con chilometraggio e altimetria:
- La prima da Pizzo Vibo, Capo Vaticano dall'interno, con rientro a Pizzo da Tropea lungo la costa per 83 km e un dislivello di +1095m.
- La seconda da Pizzo, Serra San Bruno, Soverato fino a Guardavalle, "in parte sotto il diluvio", per 89 km e un dislivello di +1229m.
- È seguita la terza tappa con partenza da Guardavalle, quindi Gioiosa Marina fino a raggiungere Antonimina, per un tragitto di 61 km e un dislivello di +548m.
- La quarta tappa è stato un tour da Antonimina a Gerace, allo Zomaro e ritorno ad Antonimina dopo 42 km e un + 954 m di dislivello.
- Ultima tappa dallo Zomaro a Polistena, quindi Rosarno e arrivo a Pizzo dopo 79 km e un dislivello di +689 m.
Il tutto per un totale di 5 giorni, con 354 km pedalati e un dislivello di + 4515. Raccontano i protagonisti che: «si è trattato di un giro costruito senza programmazione, a differenze delle altre volte, e che ci ha fatto scoprire, soffrendo non poco sui pedali, luoghi stupendi.
E ci ha fatto toccare con mano la eccezionale ospitalità del B&B "Magia dell'Aspromonte", in località Acquafredda di Ciminà, dove la magia veramente in tutto, in primis della cucina e della cordialità, per la prima volta in anni di cicloturismo, infatti, abbiamo cambiato idea e siamo rimasti un giorno in più.
Non tutto il Covid vien per nuocere...».